bloud nasce dal vuoto, di quel vuoto si nutre e in quel vuoto spera di rimbombare

Qualche giorno fa’ parlando con un ragazzo Cinese gli ho chiesto come fosse visto il regime nel suo paese. “Stiamo diventando forti” mi ha risposto.

In pratica voler essere una grande potenza comporta un prezzo da pagare. In Cina lo sanno ed hanno accettato di farlo.

Leggendo poi l’ altro ieri le parole di Marchionne che da Los Angeles presenta agli Stati Uniti la 500 rivendicando il fatto che e’ stata prodotta in Polonia “ in assenza di pressioni sindacali” perche’ “italiano si, ma fesso no”, mi chiedo se e’ veramente cosi’ che stanno le cose. Mi chiedo se davvero un secolo di sviluppo e di industrializzazione, di lotte e di cambiamenti alla ricerca del benessere e della modernita’ ad altro non abbiano portato che al dover scegliere tra l’ essere uno stato potente o uno stato civile. Tra il difendere i diritti dei lavoratori accettando automaticamente di rivestire un ruolo di secondaria importanza nelle relazioni internazionali, e ignorare la dignita’ umana agendo esclusivamente con l’ obiettivo del massimo profitto, guadagnandosi cosi’ la possibilita’ di sedere al tavolo delle grandi potenze.

Negli Stati Uniti i sindacati non hanno alcun potere, e questo perche’ qua’ vige il principio di liberta’ di licenziamento e perche’, in molte delle principali industrie, i dipendenti firmano insieme al loro contratto di lavoro la rinuncia a prender parte a qualsiasi forma di organizzazione sindacale. Se poi parliamo del prezzo della manodopera nei paesi est europei, dove un operaio guadagna una media di 1.51 € all’ora, non serve essere l’amministratore delegato della Fiat per capire quanto la delocalizzazione sia vantaggiosa per un’ industria.

Il fatto che Marchionne punti a realizzare in Italia il modello di lavoro nordamericano e voglia spostare le proprie produzioni nei paesi dell’ est non mi stupisce. Il fatto che questa sia l’ unica alternativa possibile per competere con le grandi potenze e che non seguirla sia da fessi, si’. E’ veramente questo il modello economico e sociale al quale aspiravamo? Un secolo di lotte e conquiste e tutto cio’ che ci rimane e’ un’ altra forma di schivismo, consapevole e giustificato.Questa e’ la modernita’, questo e’ il ventunesimo secolo. E qua nessuno vuole essere fesso.

 
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